Meridiana, Bpa, Neos:così cambiano i charter

“Tutto ciò che un tempo era charter ormai è diventato di linea. E anche i contratti charter che sigliamo in vuoto /pieno non rappresentano che una parte del business”. Con questa frase il direttore sales di Meridiana Massimo Crippa (nella foto) - che un tempo riportava sul proprio biglietto da visita la dicitura ‘charter director sales’ - inquadra un comparto in costante evoluzione.

I rapporti con i t.o. mutano, “perché i cambiamenti avvengono velocemente: le contrattazioni non sono più quelle di prima e i 120-150 milioni che contrattualizziamo come vuoto per pieno ora vanno sommate a contratti di linea, magari più cari per l’operatore, ma di certo più flessibili”.

Uno sguardo ai competitor
In questo scenario si inseriscono poi le incognite di mercato legate ai competitor, da Blue Panorama ad Alitalia, passando per Neos: “I player italiani sono rimasti pochi, ma la stabilità del mercato non può che far bene a tutti”.

Il riferimento è ad Alitalia, che Crippa non vede solo come un concorrente: “Certo che esiste la competizione tra noi, ma esistono anche dei rapporti di filiera su cui, se siamo allineati, possiamo far sentire la nostra voce come rappresentanti del mercato e trarne vantaggio tutti”.

Lo stesso vale per Blue Panorama, a cui il manager Meridiana rivolge un augurio: “Hanno trovato un nuovo investitore che porterà dei cambiamenti, di certo, ma non possiamo che valutare il tutto positivamente. Il movimento fa bene al mercato”.

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