Il commento del direttore
Remo Vangelista
La sua carriera, probabilmente, decolla in quel fatidico 2004, quando agenzie di viaggi e tour operator di tutto il mondo dovettero far fronte al tristemente famoso tsunami. Johan Lundgren (nella foto) all’epoca, era a capo di un’agenzia di viaggi svedese, chiamata Fritidsresor. E, forse, cercando disperatamente (e trovando) un modo per riportare a casa centinaia di svedesi, non si immaginava che quell’exploit l’avrebbe portato un giorno a diventare ceo di una delle maggiori compagnie aeree d’Europa. Da oggi, Lundgren è il nuovo numero uno di easyJet, succedendo a Carolyn McCall: la manager che ha dato un’impronta decisiva alla low cost, infatti, ha deciso di seguire altre strade e ritornare al mondo della comunicazione.
La vicenda dello tsunami, afferma un articolo pubblicato da la Repubblica, rese Lundgren una sorta di eroe nazionale. Da lì a poco sarebbe approdato in una delle principali realtà europee del turismo organizzato, ovvero Tui. Qui sarebbe diventato poi vice amministratore delegato e amministratore delegato del settore Mainstream markets. E ora conquista la poltrona più alta di easyJet; anche se si dice che Oltremanica qualcuno abbia storto il naso per il fatto che il vettore non sia stata affidato a un manager britannico.
A colloquio con Alitalia
Lundgren, approdando in easyJet, riceve un’eredità importante. E le occasioni per farla fruttare a dovere non mancano. Ma l’inizio della sua avventura nel mondo delle compagnie aeree low cost inizia con la quinta ingranata: nei prossimi giorni la delegazione del vettore dovrà incontrare i commissari Alitalia per discutere gli accordi sull’eventuale cessione.
Ma non solo: secondo quanto riporta ancora il quotidiano, l’obiettivo dell’incontro sarebbe anche la valutazione dell’ingresso di Alitalia in amministrazione straordinaria all’interno di Worldwide by easyJet, il portale lanciato a settembre che consente di connettere i voli della low cost arancione ai servizi di lungo raggio degli altri vettori.
Il compenso di Lundgren
Qualche indiscrezione è anche trapelata per quanto riguarda il compenso del nuovo ceo di easyJet: 850mila euro annui, che potrebbero raddoppiare con i bonus. Per avere un’idea, si può fare un raffronto con lo stipendio di un altro big del low cost, quel Michael O’Leary alla guida di Ryanair: 300mila euro di base, ma in grado di arrivare fino a 3,3 milioni di euro con i bonus.