Il commento del direttore
Remo Vangelista
Per Alitalia spunta (o meglio torna) l’ipotesi Air France. I francesi avrebbero infatti preso parte agli incontri ad Altanta tra i vertici delle Ferrovie e quelli di Delta Air Lines per progettare l’eventuale alleanza per il salvataggio del vettore tricolore.
L’idea, in realtà, non è nuova: Air France era già stata in pole position per l’acquisizione del vettore dieci anni fa; ma l’operazione non era poi andata in porto e per Az era iniziata l’era dei ‘Capitani coraggiosi’.
Ora la compagnia d’Oltralpe potrebbe riprovarci, con una sorta di ritorno al passato, ma questa volta in tandem con Delta Air Lines. E non esclude una vera e propria partecipazione azionaria.
Sia il vettore americano che Air France, del resto, sono già ‘compagni di alleanza’ di Az, sia in SkyTeam sia nella famosa alleanza transatlantica, che ora sta per vedere l’ingresso anche di Virgin Atlantic.
Stando a quando riportato da La Stampa, gli scenari possibili per Alitalia sarebbero due: da un lato l’accoppiata Delta-Air France (e non Delta-easyJet, come ipotizzato in un primo momento), dall’altro Lufthansa, che dall’inizio della vicenda ha sempre confermato il suo interesse, vincolato però a una robusta cura dimagrante.
La questione del soggetto da affiancare a Trenitalia non è di secondaria importanza: Fs aveva infatti posto come condizione per il buon esito dell’operazione l’arrivo di un partner industriale.
La compagine azionaria
Il piano del Governo, in definitiva, prevederebbe la creazione di una newco che sarebbe per il 20% in mano alle ferrovie. Il ministero dell’Economia, inoltre, convertirebbe in azioni una parte (circa un terzo, secondo le ipotesi che circolano attualmente) del famoso debito ponte da 900 milioni di euro. Poi toccherà al partner che, nel caso di Delta, non potrà avere più del 49%, stando alle regole previste dall’Ue per la partecipazione di soggetti non comunitari in compagnie aeree europee.
Ma sul tavolo ci sono anche quote che potrebbero andare ad altre partecipate statali, come Eni e Poste Italiane. E resta l’incognita del giudizio dell’Ue sul prestito ponte e soprattutto sulla sua conversione in azioni.
Il ritorno di fiamma di Air France per Alitalia potrebbe concretizzarsi. Ma la strada è ancora lunga.