Il commento del direttore
Remo Vangelista
Dopo giorni in cui le indiscrezioni si sono rincorse sulle colonne di cronaca, emergono dettagli che iniziano a fare chiarezza sulla situazione dell'affaire Ita-Lufthansa. Il lungo silenzio delle ultime settimane è stato squarciato da un rimbalzarsi di accuse tra Italia ed Europa, ma ora arrivano finalmente alcuni chiarimenti.
Il 'collo di bottiglia' che ha causato lo stallo dell'operazione sarebbe infatti da ricercarsi nel passaggio all'Antitrust Ue. E in particolare in una lunga lista di domande (circa un centinaio, afferma corriere.it) che l'Ue avrebbe inviato alle parti prima di dare il via libera all'accordo.
I chiarimenti
Il problema è che, all'interno di questo elenco, compaiono richieste che hanno fatto drizzare le antenne a Ita e Lufthansa.
Tra queste, come riporta il sito del quotidiano, ad esempio chiarimenti sui menù di bordo. O la richiesta su suggerimenti su come promuovere la concorrenza all'interno dell'Unione europea. Una serie di questioni che sarebbero state definite "pretestuose" dalle parti in causa.
Per il momento da Ita e da Lufthansa non ci sono commenti ufficiali. Da Bruxelles invece fanno sapere che le trattative sono riprese dopo la pausa estiva. Proprio con l'invio delle 100 domande.
Ma, come raccontato anche ieri da questa testata, lo scenario internazionale di mercato in cui si svolge questa trattativa è particolarmente complesso, visti anche gli interessi di altri competitor sulle rotte del Vecchio Continente.
La partita potrebbe essere ancora complessa.