Il commento del direttore
Remo Vangelista
Spunta un nuovo caso legato all’utilizzo dei dati sensibili degli utenti da parte dei colossi del web e, dopo la vicenda Facebook-Cambridge Analytica, emerge ora l’asse tra Google e Mastercard.
La vicenda è stata resa nota oggi da Bloomberg e ripresa in Italia da Corriere.it. Si tratterebbe infatti di un accordo che il colosso di Mountain View avrebbe messo a punto già nel 2017 con il quale Google rivelò di essere in grado di accedere ai dati del 70 per cento delle transazioni con carta di credito in America. Quello che Bloomberg ha scoperto in più è che uno di questi partner è Mastercard. All’insaputa dei clienti.
Pronte le rassicurazioni da parte del motore di ricerca, che ha parlato di una nuova tecnologia per crittografare i dati applicata a questa operazione; un tool che impedisce a tutte le parti di accedere ai dati identificabili dei titolari delle carte.