Il commento del direttore
Remo Vangelista
Menù firmati da Simone Rugiati, nuovi spettacoli serali, il progetto Labsitter per insegnare l’inglese ai bambini, la presenza dei comici di Zelig e Colorado, e ancora la partnership con Clementoni e un’offerta di attività sportive che spazia dalle discipline olistiche alla WellDance: così Alpitour ridisegna il concetto di villaggio e presenta il nuovo format dei Bravo Club.
Il brand, sottolinea il presidente e a.d. Gabriele Burgio, “è il nostro diamante nella villaggistica, al quale abbiamo sempre dedicato tempo e risorse perché è un tipo di vacanza che continua a piacere agli italiani”.
E i numeri lo dimostrano: nel 2018 i 19 resort Bravo Club, che rappresentano il 5% del fatturato totale del Gruppo, hanno ospitato 110mila clienti, in crescita del 21% rispetto all’anno precedente.
La sfida con il mercato
Ora la sfida riguarda la stagione estiva, che nel comparto vede una concorrenza agguerrita e il ritorno di brand illustri. La strategia, sottolinea Pier Ezhaya, tour operator chief operating officer di Alpitour, “è offrire al cliente moderno un’esperienza sempre più qualificata e sofisticata, portando qualcosa di nuovo sul mercato”.
A partire anche dai voli: “Abbiamo investito molto su Neos – ricorda Burgio – per far arrivare nei villaggi i nostri clienti a bordo dei nostri aerei: è un impegno che paga”.