Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il Manifesto per il Turismo Italiano sottoscritto da Astoi Confindustria Viaggi, Fto e alcuni tour operator (Alpitour World, Gruppo Gattinoni, Robintur Travel Group, Alidays, Bluserena, Futura Vacanze, Giver Viaggi e Crociere, Idee per Viaggiare, Mappamondo, Naar, Nicolaus-Valtur, Ota Viaggi, Th Resorts, Trinity Viaggi Studio, Uvet, Veratour) ha fra i suoi obiettivi quello di far luce su un settore di importanza nevralgica per l’economia globale. Secondo secondo l’Enit, i numeri del 2018 relativi al turismo in Italia corrispondono al 13,2% del Pil nazionale, con un giro d’affari di 232,2 miliardi di euro corrispondenti al 15% dell’occupazione totale, per 3,5 milioni di addetti.
Il giro d’affari che deriva dal turismo organizzato produce oltre 20 miliardi di euro, rappresenta oltre 13mila aziende e contribuisce all’occupazione di oltre 75mila addetti.
Dal canto suo, l’industria legata agli eventi garantisce un giro d’affari di 65,5 miliardi di euro, ha un impatto sul Pil di 36,2 miliardi e contribuisce all’occupazione con 569 mila gli addetti.