Il commento del direttore
Remo Vangelista
La divisione Crociere del Gruppo Msc ha preso in consegna da Fincantieri la nuova ammiraglia Msc Seashore, la più grande nave da crociera costruita in Italia. La sua gemella Msc Seascape è attualmente in costruzione presso il cantiere di Monfalcone ed entrerà in servizio nell'inverno 2022.
Alla cerimonia presso lo stabilimento Fincantieri di Monfalcone hanno preso parte Pierfrancesco Vago, executive chairman della divisione Crociere del Gruppo Msc, Giampiero Massolo e Giuseppe Bono, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Fincantieri.
“La costruzione di Msc Seashore costituisce un investimento che da solo genera una ricaduta sull’economia italiana di quasi 5 miliardi di euro. Inoltre, con la sua entrata in servizio, questa nostra nuova ammiraglia attiverà un importante volano economico e di impiego, generando un’ulteriore ricaduta economica altrettanto significativa ogni anno - ha commentato Pierfrancesco Vago -. Nel contesto attuale, la consegna di questa nostra nuova nave rappresenta quindi un segnale decisivo e di ‘ragionato’ ottimismo, che testimonia la fiducia del nostro Gruppo sia nel futuro del settore crocieristico, sia nella capacità della ‘manifattura’ e dell’industria italiana. In totale il nostro piano di investimenti in Italia con Fincantieri - oltre alle tre navi già realizzate, inclusa Msc Seashore - prevede al momento la costruzione di altre cinque unità, in grado di generare un ulteriore beneficio economico complessivo per il Paese di oltre 13 miliardi”.
“Msc Seashore è la quarta nave da crociera che abbiamo consegnato in Italia nel corso di questo anno ancora estremamente impegnativo, a dimostrazione dell'efficacia del nostro sistema produttivo e gestionale - ha dichiarato Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri -. Tutti questi traguardi e altri che sono prossimi sono stati raggiunti con successo e questo non è mai scontato. Per questo motivo considero questa nave il miglior simbolo non solo della ripresa per l’intero settore crocieristico, ma anche della capacità del Gruppo di far leva sulle proprie competenze e sulla propria solidità per preservare appieno il proprio carico di lavoro”.