Il commento del direttore
Remo Vangelista
L'Arabia Saudita ha avviato la propria attività turistica dal settembre 2019, data in cui è stato introdotto il visto turistico accessibile a 59 Paesi, con l'obiettivo di proporre un sistema di accoglienza strutturato.
L'evoluzione
Pionieri come Maurizio Levi avevano aperto le prime rotte già all'inizio del 2000, oggi però qualcosa sta cambiando e questa destinazione mostra un nuovo volto. Il progetto Vision 2030, come spiegano da Saudi Tourism Authority, coinvolge tutto il Paese e non soltanto la travel industry. Riguarda anche la governance e la digitalizzazione.
'Open hearts, open doors', come recitava il claim della prima campagna di comunicazione di Sta, ben descrive l'idea di una popolazione che apre al mondo e di un Paese che guarda con orgoglio al passato orientando le vele al domani. La scoperta di un patrimonio sorprendente, della cultura e delle tradizioni sono oggi uno dei motori del viaggio in Arabia Saudita.
Futuro sostenibile
Nel futuro, i progetti turistici condurranno alla definizione di una meta capace di puntare sulla sostenibilità con un concetto di 'barefoot luxury' attraverso resort perfettamente integrati con le bellezze naturali, ma anche sul carattere aspro della montagna nella regione di AlSoudah - capitale del turismo avventuroso -, sulle smart city come Neom nella provincia di Tabuk.