Il commento del direttore
Remo Vangelista
Una misura ad hoc per il turismo, che interviene su un tema che sta particolarmente a cuore del comparto: gli ammortizzatori sociali. Il decreto Ucraina, pubblicato in Gazzetta Ufficiale (consultabile integralmente a questo link), tiene conto anche dei riverberi che il conflitto sta avendo sul comparto del travel, mettendo a disposizione 8 settimane di assegno di integrazione salariale per i datori di lavoro del settore turismo che occupano fino a 15 dipendenti, come riporta fiscoetasse.com. Le settimane possono essere utilizzare fino al 31 dicembre 2022.
La misura riguarda gli operatori del turismo e della ristorazione: l’elenco comprende agenzie di viaggi, tour operator, stabilimenti termali, ristorazione su treni e navi e musei.
Per il provvedimento sono stati stanziati 77,5 milioni di euro.
Il credito IMU per il turismo
Ma la cassa integrazione non è l’unico intervento per il travel contenuto nel documento: sempre per il comparto travel viene messo a disposizione un credito d’imposta sull’Imu per le attività del settore turismo in cui il proprietario è anche gestore.
Il requisito è di aver registrato una diminuzione del fatturato nel secondo trimestre del 2021 pari al 50% rispetto allo stesso periodo del 2019. Il credito è pari al 50% dell’importo della seconda rata 2021.