Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Pur comprendendo le difficoltà che stanno investendo in questo periodo il settore del trasporto aereo ed i sistemi aeroportuali, non possiamo non evidenziare gli importanti effetti negativi diretti sull’attività dei tour operator esplicati dalle numerose cancellazioni o ritardi di voli. In uno scenario come quello attuale, le compagnie aeree sono tenute a fornire agli operatori un’assistenza, telefonica o on line, qualificata, continuativa, 7 giorni su 7 e tutti gli strumenti necessari per gestire le diverse problematiche dei clienti”. Questa la richiesta che, attraverso una nota, il vice presidente e responsabile dei rapporti con i vettori di Astoi Confindustria Viaggi, Andrea Mele, avanza alle compagnie aree per ridurre l’impatto del caos voli sul turismo organizzato.
Ribadendo come i t.o., secondo quanto previsto dal Codice del Turismo, siano obbligati a riproteggere e ad assistere i clienti in caso di ritardi, cancellazioni o annullamenti da parte dei vettori, l’associazione chiede che questi ultimi siano “in prima fila” con gli operatori nel fronteggiare le difficoltà di questo periodo.
Il problema dei call center
“Purtroppo - sottolinea Mele -, spesso ci troviamo a dover parlare, nel migliore dei casi, con call center stranieri che non conoscono la specificità del nostro lavoro, del nostro mercato e le normative italiane o a gestire attese infinite, non riuscendo in alcuni casi addirittura a parlare con nessun operatore dei call center, soprattutto nei fine settimana quando gli uffici delle compagnie sono chiusi. Ne conseguono ulteriori carichi e aggravi lavorativi per i tour operator in una situazione già complessa, ma anche un’anticipazione di risorse economiche per risolvere i problemi dei clienti e inevitabili e lunghi iter burocratici per ottenere i dovuti rimborsi da parte delle compagnie aeree”.
Collaborazione
L’associazione chiede maggiore collaborazione. “Chiediamo ai vettori di fare la propria parte in un’ottica di piena collaborazione e lanciamo questo forte appello affinché tutti i principali vettori si assumano le proprie responsabilità – prosegue Mele -. Comprendiamo che ci siano problemi di personale negli aeroporti, comprendiamo che anche nelle compagnie aeree vi siano problemi di equipaggio e di servizio, comprendiamo che forse nessuno era preparato ad una ripartenza così veloce ma, al tempo stesso, è necessario ed urgente comprendere che in questo modo si sta uccidendo definitivamente il turismo dopo due anni di agonia”.