Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il presidente di Astoi, Pier Ezhaya (nella foto), recentemente riconfermato alla guida dell’associazione, torna ancora una volta sull’urgenza di disegnare una politica industriale seria per il comparto turistico del futuro.
In un’intervista rilasciata all’Ansa, il presidente avverte: "Speriamo davvero che il turismo non rientri in un gioco di spartizione tra le forze politiche dei ministeri ma che innanzitutto rimanga in un dicastero totalmente dedicato e che al suo capo sia messo un ministro che si dedichi a questo settore con passione e autentica voglia di rilanciarlo. Il turismo merita finalmente una politica industriale seria e di lunga gittata".
Un primo mattone
Ezhaya lancia un monito in direzione dei prossimi Stati Generali del turismo previsti a Chianciano per il 28 e 29 di ottobre. “Speriamo che non siano una sfilata di sigle che chiedono qualcosa ma il primo mattone per una politica industriale sul turismo che vada al di là della durata del mandato di un singolo Governo. Finora nonostante le nostre speranze questa politica industriale non c'è mai stata mentre l’Italia lo merita. Sta accadendo in altri Paesi che hanno dei masterplan molto robusti, dai tradizionali Spagna e Francia, ma anche Albania e Arabia Saudita, che stanno investendo molte risorse sul turismo".
Piano di 'costruzione'
"C'è ancora molto da fare, non serve un piano correttivo ma proprio di costruzione per far diventare il turismo un'industria. E il fatto che siamo il Paese più bello del mondo, lo dico da tecnico e non da italiano, è purtroppo un problema. Siamo così belli che pensiamo che i turisti vengano lo stesso sempre a vederci, ma questo non basta. Serve dare servizi, consegnare un'esperienza ai clienti, bisogna capire che molti Paesi sono più attrezzati di noi e in molti casi dobbiamo giocare la partita nello stesso modo".
L’estate alle spalle
Sull'estate Ezhaya conferma che "gli addetti ai lavori sono contenti per come è andata. Questo 2022 è stato finalmente di ripresa, anche se non ci riporta ancora al 2019. Registriamo ancora un effetto rimbalzo post Covid, la voglia di viaggiare, che è stata compressa per due anni, non è evaporata ed è confermata. Ma le persone cominciano fare i conti con le spese sia personali, sia direttamente collegate alla vacanza. Come in altri settori produttivi, sono aumentati i i costi e quindi aerei, alberghi... Ancora non vediamo una frenata, ma c'è un po’ più di attesa prima di prenotare per Natale e Capodanno".
L’auspicio sul futuro
“Vorremmo essere parte del piano strategico per il turismo – chiude Ezhaya -, essere parte della squadra che possa dare come esperti di settore il proprio contributo. Per quello che riguarda la nostra associazione ci sono due progetti mi stanno particolarmente a cuore: il primo è l'Osservatorio di Astoi con cui vorremmo mettere a fattore comune i numeri per ricavare trend e letture. L'altro è lavorare molto sulla formazione”.