Il commento del direttore
Remo Vangelista
Sarà l’anno migliore da un decennio a questa parte. Per il turismo outdoor sta per arrivare un’estate senza precedenti, con un trimestre estivo per il quale si prevede un totale di 56,6 milioni di presenze, dietro solo ai 57,9 milioni del 2017 e in aumento di 2 punti percentuali rispetto ai 55,5 milioni dell’estate 2022. Questo il dato principale che emerge dell’Osservatorio del turismo outdoor firmato da Human Company in collaborazione con Thrends, società specializzata in analisi e strategie nel settore Tourism & Hospitality.
“Questa forma di ricettività – commenta Domenico Montano, direttore generale Human Company - è sempre più mainstream sia per gli italiani, per i quali non è più una necessità post-pandemica, sia per gli stranieri, che - da sempre amanti di questa tipologia di vacanza - ritornano nel Belpaese”.
Il traino degli ospiti internazionali
Ed è proprio la componente estera a risultare la più promettente: si stima infatti che raggiungerà il 51% del mercato, diventando quello trainante.
Stabile, invece, il mercato italiano, che rappresenta il restante 49% ed è in linea con il 2021 e il 2022.
“Investire in qualità, prendersi cura degli ospiti e del loro tempo, prestare attenzione alla sostenibilità e al legame con il territorio - sottolinea Montano - sono tutti elementi cardine della nostra forma di ospitalità, determinanti per continuare a crescere ed essere sempre più protagonisti nell'industria del travel in Italia”.
Segmento in tenuta anche durante la pandemia
“Archiviata la difficile parentesi Covid-19 – aggiunge Giorgio Ribaudo, managing director Thrends - il 2022 ha dato nuovamente respiro ad un segmento di offerta, l'outdoor, che comunque aveva dimostrato forte tenuta nel biennio precedente. Le stime dell'osservatorio per l'estate 2022 si sono dimostrate, anzi, troppo prudenti e l'estate scorsa ha generato volumi superiori alle previsioni per un +12%, riportando ottimismo a livello settoriale e restituendo protagonismo alle vacanze all'aria aperta”.
“La generalizzata percezione di instabilità geopolitica - sottolinea - ci ha portato quest’anno a ragionare con prudenza sul 2023, ma ad individuare comunque un unico scenario, generalmente positivo. Il 2023, in definitiva, potrebbe essere il migliore anno del recente decennio”.
Il bilancio 2022
Per quamto riguarda, invece, i dati previsionali dell'intero 2022 elaborati dall’osservatorio grazie al Supporto degli Uffici Regionali dsi Statistica e ancora non disponibili a livello Istat, l’anno risulta essere stato quello del ritorno ai livelli pre-2020, con una crescita delle presenze nel settore outdoor che ha raggiunto, sull’intero anno, i 66,1 milioni, inferiori al 2019 solo dell’1,1%. L’Italia, inoltre, è risultato essere il secondo mercato europeo dietro la Francia per presenze nel 2022.