Il commento del direttore
Remo Vangelista
L’Egitto accoglierà quest’anno 650mila turisti italiani. A prospettare il traguardo è stato il presidente Astoi, Pier Ezhaya (nella foto), a margine di un evento a Roma organizzato dal ministero del Turismo della Repubblica Dominicana.
“L’Egitto sta vivendo una fase molto positiva, probabilmente - ha sottolineato Ezhaya - sta beneficiando molto del rialzo dell’inflazione, perché destinazioni come Grecia, Spagna e anche Italia risultano più care e, quindi, i turisti si stanno orientando su mete più accessibili”.
Il ritorno delle crociere
Il revival dell'Egitto classico ha portato i tour operator a investire sulle crociere "tornate a fare numeri molto importanti e spesso - ha evidenziato il numero uno di Astoi - abbinate al soggiorno mare nel Mediterraneo, ad Al Alamein o Marsa Matrouh, o nel Mar Rosso. È una tendenza che salutiamo con grande soddisfazione perché alla fine la parte più bella dell’Egitto è proprio quella culturale”.
L'offerta di imbarcazioni turistiche sul Nilo non è, però, ancora in grado di assecondare appieno la domanda: "Mancano ancora delle navi. Le licenze sono circa 300 e non sono ancora tutte operative e abbinate a delle navi, anche se - ha aggiunto - gradualmente gli operatori locali le stanno ristrutturando e mettendo sull’acqua".
Un nuovo polo nel Mar Rosso
Il presidente Astoi ha poi spiegato che uno dei temi al centro dell’incontro dei giorni scorsi con il ministro del Turismo egiziano Ahmed Eissa è stata la creazione di un nuovo polo turistico nel Mar Rosso: “Il ministro viene dal mondo bancario e forse per questa ragione conosce bene le diagonali e le coordinate da implementare quando si fanno degli investimenti. Con lui, ma siamo veramente agli albori, stiamo lavorando per creare un nuovo polo turistico sul Mar Rosso. Dobbiamo ancora capire se ci saranno le condizioni, ma credo che l’Egitto abbia bisogno anche di raccontare storie nuove oltre Marsa Alam e Sharm el Sheikh".