Flessibilità e tecnologia
per catturare il cliente:
il 2025 di Nicolaus Valtur

Egitto in primo piano, ma anche una positiva riconferma dal Mare Italia: in questo inizio di 2025 gli indicatori per il gruppo Nicolaus-Valtur sono positivi.

“Riscontriamo ormai da alcuni mesi una fortissima ripresa dell’Egitto – conferma a TTG Italia il presidente, Roberto Pagliara -, meta difficilmente sostituibile con qualsiasi altra destinazione. La nostra storia di operatori focalizzati sul Mare Italia si è rivelata poi vincente per il trend delle vendite anticipate, cominciate già lo scorso ottobre”.

Il viaggiatore però non è più lo stesso .“Aumentano le richieste per periodi differenti rispetto alle 7 o 14 notti. Ormai da qualche anno la nostra proposta club prevede la possibilità di soggiorni con giorni di ingresso diversi da quelli canonici, della durata da un minimo di 4/5 notti alle 10/11. Con la programmazione ‘smart’ poi, ormai da tre anni proponiamo la possibilità di scegliere pacchetti con voli low cost o di linea, spesso più graditi rispetto ai charter. Perché una delle chiavi del successo delle proposte è la flessibilità”.

La flessibilità è il tema dominante, che porta a cogliere trend emergenti come la richiesta di campi da padel nelle strutture di vacanza o la volontà di portare con sé i propri animali domestici.

E’ sempre la flessibilità a guidare l’innovazione. “È fondamentale offrire una gamma ampia di soluzioni, in grado di superare la frammentazione dei contenuti, garantendo una presentazione e un processo d’acquisto chiari e coerenti. Attualmente, l’approvvigionamento tecnologico e la frammentazione delle fonti rappresentano sfide significative che richiedono l’implementazione di piattaforme e strumenti innovativi. Stiamo avviando vari progetti pilota nell’ambito dell’intelligenza artificiale, che avranno un impatto significativo sulla creazione di contenuti, sul miglioramento del servizio clienti e sull’ottimizzazione degli strumenti tecnologici già a nostra disposizione”.

Pagliara torna poi sulla frammentazione dei contenuti, “ un tema non ancora risolto e sicuramente non risolvibile da un singolo operatore della filiera, che rende difficile proporre in un’unica offerta coerente una gamma di prodotto ampia e completa”.

“Una grande criticità – prosegue il manager - resta anche quella delle professionalità nuove, necessarie a sostenere l’innovazione. Il tema si fa stringente soprattutto se riferito alle nuove figure basate sulla tecnologia e sull’AI. E’ necessario che il comparto si doti di formazione specifica, per affrontare la sesta ondata tecnologica in modo consapevole”.

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