Il coraggio di reinventarsi
Le idee dei tour operator

Anno nuovo, vita nuova. Vero, ma solo in parte. All’inizio del 2025 i tour operator si interrogano sui passi da compiere per impostare una strategia che ha nell’innovazione un elemento chiave. Si tratta però di un concetto molto complesso e dalle molteplici sfaccettature, non esclusivamente sinonimo di miglioramento tecnologico. Un concetto che - come racconta un ampio servizio sul nuovo TTG Innovation, primo numero di TTG Italia dell’anno disponibile nella digital edition - ogni player interpreta e adatta al proprio mercato. Ma, anche e soprattutto, innovare può significare saper reinterpretare modelli utilizzati in passato e poi, per ragioni diverse, lasciati in disparte.

“Personalizzazione del prodotto e tecnologia: sono questi gli ambiti in cui un t.o. si trova a innovare - spiega il direttore commerciale di Quality Group, Marco Peci -. La personalizzazione porta a proporre più prodotti, ad ampliare il range dell’offerta per raggiungere target diversi, che reagiscono in modo differente alle sollecitazioni del mercato, aumento dei costi compreso. Proprio per questo già da qualche anno abbiamo introdotto ‘stili di viaggio’ alternativi racchiusi nelle linee QClassic, QFeel, QSmart. QExperience, QSelect. L’innovazione richiede comunque una visione a lungo termine, con investimenti nel personale e nella tecnologia e un’impostazione flessibile, in grado di reagire con prontezza alle dinamiche di mercato”.

Il ritorno dei viaggi di gruppo

Dinamiche che possono portare anche alla reinterpretazione contemporanea di stili di viaggio del passato, come il ritorno ai viaggi di gruppo accompagnati. “Il modello del viaggio di gruppo, molto utilizzato intorno agli anni Duemila, aveva progressivamente lasciato il posto al tailor made per individuali - spiega l’a.d. di Kel 12, Gianluca Rubino -. Oggi stiamo assistendo al grande ritorno di questa tipologia di vacanza, che non risponde più alla necessità di rimediare a una scarsa conoscenza delle lingue, ma che rispecchia una nuova esigenza di condivisione e aggregazione particolarmente viva anche nella clientela giovane”.

Un altro elemento segnalato da Rubino è il ritorno a un’integrazione verticale che però si proietta all’estero, con il controllo diretto di tutta la filiera di servizi che contribuiscono alla creazione del viaggio, dalle dmc ai mezzi di trasporto, alle guide turistiche.

Formazione e dati

Ma innovare, aggiunge Stefania Picari, managing director di Ed è Subito Viaggi, “significa investire nella formazione e ampliare costantemente l’offerta”, perché oggi “il viaggiatore cerca esperienze autentiche e personalizzate, rese possibili grazie alla collaborazione con dmc attente ai cambiamenti. Un’attenzione particolare va poi rivolta al turismo consapevole, integrando esperienze che valorizzino le comunità locali e promuovano la sostenibilità”.

C’è poi il tema della raccolta e analisi dei dati, ormai di cruciale importanza nelle strategie di innovazione delle aziende del turismo organizzato.

Il servizio completo sul nuovo TTG Innovation, disponibile nella digital edition a questo link

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