L’intervista – Luigi Stefanelli
e le ambizioni di Costa
“Vogliamo essere i migliori”

Ti accoglie con il sorriso e anche alle domande più dirette risponde con serenità. Luigi Stefanelli, associate vice president per la Regione Sud Europa di Costa Crociere, non si irrigidisce neppure quando gli chiediamo se non gli pesa non poter disporre di nuove navi. Chiaro che il pensiero va verso il competitor Msc Crociere, ma Stefanelli mostra di accettare la dialettica e spiega “di non soffrire di complessi di inferiorità. Se arriva una nuova nave la accogliamo volentieri e siamo pronti a metterci subito al lavoro. Ma non siamo inferiori a nessuno”.

La nostra intervista non è semplice perché Costa Crociere, controllata del Gruppo Carnival, non può rilasciare dati di traffico, di fatturato e neppure di load factor.

Quindi niente numeri, bisogna parlare di mercato e del fatto “che i passeggeri delle crociere in termini assoluti nel solo Mediterraneo valgono poco più dell’1% dell’intera popolazione. Come vede abbiamo tutti ampi margini di sviluppo”.

Il piano industriale di Costa non prevede in ogni caso arrivi di nuove navi per i prossimi anni, ma il vice presidente appare tranquillo e sembra soddisfatto di questi primi 12 mesi di lavoro nell’intero mercato del Sud Europa. Valigia in mano e l’intenzione di pesare sempre di più nel business del gruppo Carnival, Stefanelli è un giovane emergente con molte ambizioni che frequenta il Sud Europa, ma ci tiene a rimanere molto italiano. Soprattutto quanto dice che “l’Italia è il mercato numero 1 da sempre e credo per sempre”.

Immediato e diretto. Come si diceva sopra, sempre sorridente, ma determinato. Molto. Quando si passa al discorso flotta, non si fa cogliere dalla frenesia “di dover essere il più grande (in termini di unità), ma vogliamo essere i migliori. Su questo ci teniamo molto”.

È un uomo Costa e per Costa. Ammette che i prezzi medi sono aumentati “ma anche la commercializzazione e la qualità del prodotto è cresciuta. Siamo andati in progressione su tutti i fronti. Bisogna saper valutare bene anche le evoluzioni dell’intero comparto”.

Stefanelli in questi mesi ha visitato molte agenzie di viaggi e senza tanti giri di parole lascia pochi spazi di movimento a quelle generaliste, “perché solo diventando specialisti su alcuni prodotti possono emergere, altrimenti mi sembra complicato. Però tornare a visitare le agenzie è stato senza dubbio il percorso più interessante e divertente di questi mesi. Ho conosciuti personaggi di valore e in linea di massima i dettaglianti sono più disposti all’ascolto rispetto a qualche stagione fa. E noi stiamo mostrando che Costa Crociere si avvicina sempre di più al loro business e non abbiamo intenzione di cambiare percorso”.

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