Il commento del direttore
Remo Vangelista
Correva l’anno 1926, e a Milano debuttava Turisanda, il marchio turistico più longevo d’Italia. Un modello di imprenditoria che si è guadagnato anche le pagine di Forbes.
Moderna espressione dell’Istituto Italiano di Turismo e Propaganda, fondato nel 1924 dal conte Vincenzo Ferretti, cattura subito l’attenzione dei viaggiatori con una crociera sul ‘Città di Trieste’, seguita poi da nuove rotte e itinerari via terra. Ma è negli anni ’50 che la programmazione fa il salto intercontinentale, raggiungendo Giappone, Stati Uniti, Sud America. Negli anni ‘70 è numero uno per le crociere in Egitto, e lancia le ‘destinazioni da sogno’ Seychelles, Mauritius e Maldive.
Modernizza l’organizzazione del lavoro grazie a un software, e negli anni ’80 avvia i primi charter. La struttura dell’operatore diventa ‘industriale’, e nel 2018 Turisanda entra nel Gruppo Alpitour.
“In un mercato travolto da tecnologia e intelligenza artificiale - dice a Forbes Pier Ezhaya, general manager tour operating di Alpitour World - Turisanda vuole stimolare i sensi e il cuore delle persone, consegnando loro esperienze e facendo vivere i luoghi in modo alternativo”.