Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il ritorno all'agenzia di viaggi non è un dato che riguarda solo il mercato italiano, tradizionalmente più colpito dal digital divide.
La tendenza è un'onda lunga che arriva dalla digitalizzata America.
Lo racconta in uno studio la MMGY Global, che evidenzia come il ritorno in agenzia sia un dato di fatto almeno per due categorie di clienti, quelli di lusso e i cosiddetti Millennial.
Secondo l'indagine, gli affluent statunitensi preferiscono per il 25 per cento rivolgersi ad un agente di viaggi tradizionale, con un crescita di 5 punti percentuali rispetto al dato del 2013. Anche i Millennial si rivolgono ai professionisti: il 28 per cento sceglie l'agenzia fisica e la tendenza è positiva anche per i prossimi anni.
Alla base della scelta una motivazione forte: l'agente esperto è più bravo a trovare la migliore soluzione.