Il commento del direttore
Remo Vangelista
“È vero: le agenzie di viaggi non sono state nominate nel nuovo decreto, ma è ormai inutile per noi restare aperti: non abbiamo il prodotto da vendere. L’unica destinazione era l’Italia, dove andranno i turisti se non possono cenare al ristorante, prenotare uno spettacolo, seguire un evento, se è loro sconsigliato spostarsi?”
Ivana Jelinic, presidente di Fiavet, sottolinea la necessità di sostegno anche per il turismo, sebbene non sia stato fra i comparti ufficialmente chiusi dall’ultimo Dpcm.
Il turismo, già in ginocchio, con questo Dpcm, vede bloccarsi il minimo di mobilità che ci poteva essere per il ponte di Tutti i Santi, le settimane bianche, le prenotazioni per Natale e Capodanno. Pur comprendendo la necessità della tutela della salute pubblica che resta il bene primario, Fiavet avverte che le aziende si trovano in una situazione insostenibile e con esse i lavoratori del comparto.
“Occorre che il Governo provveda con urgenza agli aiuti di Stato perché non si può sopravvivere in questa situazione”, dice la presidente.
Il quadro storico è senza precedenti: le frontiere sono chiuse, con gli spostamenti ufficialmente sconsigliati dalla Farnesina, il turismo scolastico fermo con anticipi di liquidità già dati ai fornitori bloccati, gli spettacoli e gli eventi business e sociali annullati, le cerimonie vietate con perdite importanti nel turismo wedding che perde sia in spostamenti e soggiorni, sia in viaggi di nozze.
“Abbiamo fiducia che assieme al decreto, come ha dichiarato pubblicamente il premier Conte, partano in contemporanea i provvedimenti di ristoro, e noi ci auguriamo che siano proporzionali alle perdite subite, perché questa situazione non salva affatto il Natale delle agenzie di viaggio” conclude Jelinic.