Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un turnover 2024 di 747 milioni di euro, in crescita del 9% sul 2023. Ma quel che più conta, un Ebitda di 17,1 milioni, in progressione rispetto ai 14,2 milioni dello scorso anno. Gattinoni Group riconferma la solidità del proprio business, in linea con il piano industriale che nel 2025 mira a superare gli 800 milioni di fatturato e ad aumentare ulteriormente la marginalità, per arrivare al miliardo nel 2026. Un piano ambizioso, che fra l’altro evidenzia nel 2024 un volume di 1,7 miliardi di valore gestito dei contratti commerciali del network .
In occasione della presentazione dei risultati finanziari, il fondatore e presidente del gruppo, Franco Gattinoni, mette a fuoco la strategia che dovrebbe portare entro la prima parte di quest’anno a concludere l’importante piano di riorganizzazione cominciato nel 2024.
“Si trattava di un passo necessario in considerazione della crescita dei volumi che ha interessato il gruppo in tutte le sue attività – ha spiegato il presidente -. Basti un dato su tutti: in poco tempo abbiamo raddoppiato i numeri, passando da 380 dipendenti e un fatturato sotto i 400 milioni di euro agli attuali 901 dipendenti per un fatturato di 747 milioni. Questi valori richiedevano una nuova organizzazione, che sta arrivando a compimento”.
In pipeline quest’anno il presidente indica importanti investimenti: “Nella seconda parte dell’anno la divisione Travel capitanata da Mario Vercesi sarà al centro di alcune acquisizioni, attualmente già in fase avanzata. L’obiettivo è quello di arrivare rapidamente alle 100 agenzie di viaggi di proprietà dalle attuali 80”. Questi numeri dovrebbero portare a un ulteriore balzo in avanti del fatturato Travel, che l’anno scorso è aumentato del 12% portandosi a quota 416 milioni di euro.
Gli eventi
Un altro settore sul quale il gruppo sta pensando di investire è quello della divisione Events. “Stiamo valutando possibili acquisizioni esterne che ci facciano crescere in ambito eventi. La divisione ha totalizzato nel 2024 un fatturato di 64 milioni di euro, in crescita del 5% sull’anno precedente, con una marginalità favorevole. Ci sono ampi spazi di crescita che vorremmo presidiare al meglio, malgrado dazi e fiscalità impongano riflessioni importanti. A livello europeo la normativa dovrebbe essere comune, per evitare agli organizzatori di eventi italiani di restare penalizzati rispetto ad altri Paesi che seguono regimi più favorevoli”.
Con 267 milioni di euro di fatturato e un incremento del 5% la divisione Business Travel verrà interessata quest’anno da una crescita per linee interne, concentrandosi sul rafforzamento tecnologico.
All’orizzonte anche la nomina di un nuovo cfo, che entrerà ufficialmente in carica il prossimo 1 maggio.