Il commento del direttore
Remo Vangelista
Ancora una volta insieme, uniti per alzare la voce e dire basta, perché “Non c’è più tempo”. In un’annata eccezionale, che fra speranze e disillusioni ha sancito come l’emergenza Covid-19 non sia ancora finita, le associazioni di categoria fanno ancora una volta quadrato, evento di per sé eccezionale in tempi pre pandemia, per chiedere interventi mirati immediati.
Un quadro critico
Il quadro della situazione è stato definito critico dal presidente di Astoi, Pier Ezhaya, che nel suo intervento a TG5 ha ricordato come, malgrado non si assista al collasso delle prenotazioni, si sia comunque in una fase di rallentamento. “Se non arrivano altri aiuti – ha detto il presidente -, il turismo organizzato perderà 11 miliardi di euro di fatturato”. Circa 13mila le aziende a rischio, che danno lavoro a 80mila addetti. “La cassa integrazione terminerà a fine anno. Servono nuovi sostegni; attualmente abbiamo ricevuto solo quelli relativi alla prima parte del 2020, ma ancora nulla per il resto del 2020 e per il 2021”.
Rischio chiusura
Ancora più duro l’intervento di Franco Gattinoni, presidente di Fto, che rimarca: “Due sono le cose che chiediamo al Governo: la prima è di ampliare i corridoi turistici perché abbiamo il 75% di perdite, la seconda è di avere anche quest’anno, come nel 2020, contributi a fondo perduto”. In un intervento a Skytg24, Gattinoni rimarca il ritardo nell’arrivo degli aiuti. “Non abbiamo ancora avuto ristori di nessun tipo, con le aziende quasi ferme ed è una situazione impossibile da gestire, sia per le realtà grandi che per le piccole. Ci fate lavorare pochissimo, quasi niente, dateci almeno dei rimborsi, ma adesso, altrimenti chiudiamo un settore e facciamola finita. Non possiamo più scherzare su questo”.
Il nodo corridoi
Gattinoni torna poi sui corridoi, che ridarebbero un po’ di fiato ai flussi outgoing. Dopo l’apertura verso sei mete turistiche avvenuta lo scorso settembre e malgrado la promessa di nuovi interventi, è calato il silenzio. “Sono due anni che le aziende del comparto non lavorano se non pochissimo d’estate. Mi auguro che almeno i pochi corridoi che ci hanno dato restino aperti perché così si può viaggiare in sicurezza, tour operator e agenzie hanno firmato il protocollo apposta per questo”.
Appuntamento a Roma
Il rischio di perdere le prenotazioni anche per il prossimo Natale è più che un’ipotesi e le associazioni passano ancora una volta dalle parole ai fatti, indicendo per il 9 dicembre a Roma una manifestazione che ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione su un settore al palo da oltre 20 mesi. Astoi, Fto, Fiavet, Maavi, Aidit e Assoviaggi si ritroveranno ancora una volta insieme per difendere e sostenere quello che per molti, fra difficoltà e incertezze, continua a essere il mestiere più bello del mondo. I.C.