Come cresce l’appeal di una destinazione: il caso dell’Australia nel post Covid

Potrebbe diventare un caso di studio. Un Paese già di per sé amato e desiderato dal punto di vista turistico, ma oggettivamente riservato a una nicchia di mercato, che, dopo due anni di chiusure, decide fra i primi al mondo di rinunciare alle restrizioni di viaggio e di aprire i confini ai vaccinati. Ed esplode nelle richieste e nelle prenotazioni.

È l’Australia, che, secondo i dati di eDreams ODIGEO, dopo l’annuncio della riapertura dei confini ai turisti con doppia dose di vaccino, ha registrato un balzo in avanti nelle ricerche di voli: +87% nel giorno della comunicazione dell’apertura, e un trend elevato anche nei giorni successivi.

È vero che già prima della pandemia il continente australiano si era caratterizzato per essere al centro dell’interesse di molti abitanti del Belpaese, come aveva evidenziato l’edizione del 2019 di “European Traveller Insights Report” sempre stilato da eDreams ODIGEO.
Ma è altrettanto vero che l’Australia era sempre rimasto un sogno per pochi. Oggi, il boom di richieste che riguardano Sidney seguita da Melbourne e da Brisbane.

Alla base del risultato, una serie di fattori che, di fatto, stanno creando un caso. Innanzi tutto, la riapertura delle frontiere in tempi record: quando addirittura all’interno dell’Europa devono cadere tutte le limitazioni fra gli Stati, l’Australia ha scelto di ‘fidarsi’ della scelta vaccinale, e non chiedere quarantene o altre forme di sicurezza.

In secondo luogo, l’annuncio che dal mese di giugno partirà il primo volo diretto dall’Italia al Paese dei canguri: il volo Qantas da Roma e Sydney con scalo a Perth, pur sfidante dal punto di vista fisico, con 15 ore e 45 minuti di permanenza a bordo, offre però l’innegabile vantaggio di non doversi preoccupare di scali, attese in aeroporto e coincidenze a rischio.

Infine, altro dettaglio non da poco, l’Australia è inserita per gli italiani nell’elenco D, ossia quei Paesi da cui si può far rientro in Italia senza obbligo di quarantena e nei quali si può viaggiare per turismo. È pur vero che andando verso l’estate c’è la speranza che questi elenchi vengano rivisti se non del tutto aboliti, ma al momento chi pensa di prenotare un viaggio si sente sicuramente più sicuro a scegliere una destinazione che assicuri tranquillità anche per il ritorno.

Potrebbe non essere da escludersi anche un ‘effetto Djokovic’: l’Australia si è mostrata severa nei confronti del giocatore che non ha rispettato le regole. Una garanzia di serietà per chi pensa di trascorrere nel Paese le sue vacanze.

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