Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il Viminale entro Pasqua ammetterà ulteriori sistemi di riconoscimento, oltre quello di persona, per i clienti di affitti brevi. È questa la novità emersa dall’incontro tra il ministro Piantedosi e i rappresentanti di categoria Aigo, Aigab e piattaforme come Airbnb, Booking ed Expedia. “Il Viminale emanerà una nuova circolare che andrà ad integrare quella del 18 novembre, nella quale verranno esplicitati diversi strumenti tecnologici, con diversi gradi di complessità” ha dichiarato Marco Celani, presidente Aigab.
Ancora non è chiaro quali saranno gli strumenti autorizzati dal Viminale per il self check in, ma già si pensa a lettori biometrici o codici otp. “La scansione NFC del documento da parte del cliente al momento della prenotazione è ammessa anche per gli aerei, si potrebbe usare anche per noi” ha dichiarato Claudio Cuomo, presidente di Aigo Confesercenti.
La decisione di novembre del Viminale, che aveva ammesso solo il riconoscimento di persona, aveva aperto un braccio di ferro con gli operatori del settore. L’impatto degli affitti brevi in Italia ha raggiunto un valore di 66 miliardi di euro, con un aumento di 10 miliardi rispetto al 2023. Quest’anno, tuttavia, il loro numero risulta per la prima volta in calo. A marzo sui portali si contano 66.660 annunci, contro i 75.000 di gennaio, circa l’11% in meno. Il calo più marcato a Firenze, dove il numero di annunci è diminuito del 20%. A incidere sembra essere stata l’introduzione del Cin. Su 612.758 strutture registrate solo l’85%, pari a 520.848, ne risulta dotato, in linea con la riduzione degli annunci.