Il commento del direttore
Remo Vangelista
Viaggiare all inclusive, sembra essere questo il trend che più di ogni altro domina e dominerà la travel industry del futuro. A evidenziarlo è Greg Schulze, chief commercial officer di Expedia Group, il quale spiega come questo tipo di vacanza stia avendo un vero e proprio boom.
“Dal 2019 la domanda di pacchetti all inclusive su Expedia e Hotels.com è cresciuta del 70% con un Adr che parallelamente ha visto un incremento del 40” commenta. Guardando agli ultimi anni, le destinazioni maggiormente prenotate proprio da questo segmento attraverso le piattaforme di Expedia Group sono state il Messico, i Caraibi e la Turchia, con Spagna, Grecia e Cipro a seguire. Altro dato significativo riguarda il livello di servizio desiderato, ora sempre più high-end. “Il numero di utenti che ha prenotato una struttura 5 stelle è aumentato del 125% rispetto al 2019, con +65% di viaggiatori europei” aggiunge Schulze.
Personalizzazione e lusso
Il paradigma, dunque, si è modificato. Non più la ricerca di un all inclusive per risparmiare ma, al contrario, un all inclusive con esperienze personalizzate e di lusso. Non a caso, brand come Ikos, Excellence Group, Rixos Hotels o Iberostar stanno implementando la loro offerta all inclusive, mentre al contempo player come Hyatt e Marriott stanno accedendo a questo target per la prima volta, investendo in Paesi come la Giamaica e la Repubblica Dominicana.
“Abbiamo rilevato, inoltre, come pure i giovani puntino con interesse a un soggiorno all inclusive - puntualizza Schulze -. Il 42% dei viaggiatori della Gen Z sostiene infatti che oggi un resort di questo tipo sarebbe la loro prima scelta, mentre - conclude - un terzo sottolinea come la percezione di questa tipologia di vacanza sia cambiata rispetto al passato anche grazie a social come TikTok, nonché al desiderio di maggiore relax e semplicità nella gestione di un viaggio”.