Turismo a gonfie vele,
ma attenzione alle tariffe:
la fotografia di Federturismo

“Un’Italia del turismo in buona salute, ma che necessita di continue ‘coccole’ per poter migliorare”. È questo in sintesi lo stato dell’arte del settore fotografato da Marina Lalli, presidente di Federturismo, nell’ambito dell’assemblea annuale dell’associazione.

I dati da cui parte sono quelli dell’ultima estate, con un +18% di arrivi internazionali a luglio e agosto, “con la saturazione delle strutture ricettive”. Gli occupati del settore sono oltre 3,7 milioni, il 13% dei lavoratori in Italia, e contribuiscono al 12,6% del Pil.

I nuovi trend

“Abbiamo tutto per mantenere e consolidare la nostra posizione di leader nei mercati internazionali – ha continuato Lalli -, facendo però attenzione alle nuove tendenze, che vanno individuate e soddisfatte”.

Tra queste lo shopping tourism, un settore che nel 2023 ha fatturato 51,7 miliardi di euro. A questo proposito, Federturismo rivendica l’impegno per l’abbassamento della soglia del tax free, passata da 155 a 70 euro, che ha prodotto un aumento del 43% delle transazioni e del 5% della spesa.

Sul fronte della spesa, però, il problema ora è la crescita dell’inflazione turistica, con i prezzi soprattutto di alloggi e ristorazione, aumentati del 3,6%, di più dell’inflazione reale. “Questo è un campanello d’allarme – ha precisato Lalli -, soprattutto per il turismo domestico”.

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