Tutti i volti
dell’estate 2024
Tanti i nodi
al pettine

Si fa presto a dire estate. Anche quest’anno i viaggi e le vacanze stanno entrando nella stagione forte, ma proprio per questo i nodi al pettine appaiono più evidenti.

Overtourism

Uno dei temi nell’occhio del ciclone è sicuramente quello dell’overtourism, con i casi eclatanti delle proteste a Barcellona e alle Baleari. In verità non si tratta di ostilità nei confronti dei flussi turistici, ma di una protesta contro l’impennata di richieste per gli affitti brevi, che snatura l’identità delle località turistiche facendo per di più lievitare in modo esagerato i canoni di affitto anche per i residenti. La riflessione sulle possibili risposte sta interessando anche come le città d’arte italiane, con Venezia e Firenze in prima linea.

Caro prezzi

Il vero tormentone estivo riguarda però l’aumento dei prezzi, che soprattutto in alcune destinazioni - Italia, ma anche Grecia e altre località mediterranee - sta pesantemente condizionando l’andamento delle prenotazioni in hotel e resort e finisce per coinvolgere anche i conti degli stabilimenti balneari. Complice la ridotta capacità di spesa delle famiglie, il tema dei prezzi fuori controllo finisce per ridurre la durata media delle vacanze o per spostare l’attenzione sui periodi non di altissima stagione.

I ritardi

Sembrano invece essere parzialmente rientrati gli eccessi tariffari per quanto riguarda il comparto aereo, anche se per contro resta alto l’allarme sul fronte di ritardi, spostamenti e cancellazione dei voli. Situazione difficile anche per i collegamenti ferroviari, che fra disagi, ritardi e treni sospesi nei giorni scorsi hanno diviso l’Italia in due.

Siccità

Da non trascurare poi il problema legato alla siccità, che soprattutto in Sicilia sta creando un pericoloso effetto mediatico. Prima la Cnn, poi il New York Times hanno segnalato la difficile situazione di questi giorni. In verità gli albergatori isolani hanno sottolineato che gli stranieri continuano ad arrivare e che, dal canto loro, le strutture turistiche stanno garantendo il regolare funzionamento di tutti i servizi, ma l’effetto boomerang è dietro l’angolo.

I conflitti

Sull’estate aleggia sempre lo spettro della situazione geopolitica internazionale. La situazione in Israele e la guerra in Ucraina continuano a condizionare, spesso in modo poco prevedibile, le prenotazioni verso aree anche non direttamente interessare dai conflitti in atto, come Medio Oriente ed Egitto.

Un quadro allarmante? Per ora, e malgrado tutto, la voglia di viaggiare non manca. Un risultato non scontato specie in un anno come il 2024, che non beneficia più dell’effetto rebound registrato nel post pandemia.

Per una valutazione più precisa e per un’analisi effettiva di margini e ricavi bisognerà però attendere la fine della ‘stagione forte’.

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