Il commento del direttore
Remo Vangelista
Torna sul mercato italiano il marchio Crystal Cruises, e lo fa cercando di posizionarsi come brand di lusso. Nato nel 1988 come società croceristica sia marittima che fluviale, la compagnia viene ceduta dal proprietario Manfredi Lefebvre D’Ovidio, nel 2020, ad una società giapponese. Fallita definitivamente con il Covid, il vecchio armatore ne ha riacquistato il ramo marittimo con le sue due navi. Dopo 6 mesi di restyling, la Crystal Symphony e la Serenity e il logo dei due cavallucci marini, sono tornati a solcare le acque. “La nostra caratteristica è di non fare circuiti, ma itinerari. I nostri clienti non sbarcano quasi mai nello stesso porto d’imbarco”, ha dichiarato Giorgio Costa, direttore regionale per l’Europa.
Il brand vive soprattutto di clienti altospendenti, cinquantenni, americani, inglesi e giapponesi, ma adesso ha deciso di conquistare il mercato europeo. In Spagna ha già trovato uno spazio, ora tocca all’Italia. “Dobbiamo farci conoscere, anche se non siamo dei novizi - ha aggiunto Costa -. Organizzeremo tour per agenti di viaggi selezionati per presentare il nostro prodotto e insegnare come venderlo. Dobbiamo crescere in un settore come le crociere di lusso, che in Italia fatica a trovare spazio”.
Livorno, Civitavecchia, Napoli e Venezia sono solo alcuni dei porti toccati da Crystal, per viaggiare fino in Alaska o in Australia. A bordo boutique con marchi di lusso, centri benessere con grandi nomi della cosmesi, e ristoranti in esclusiva con chef stellati. “Tutto è compreso nel prezzo tranne i sigari – ha concluso sorridendo il manager -. Offriamo un servizio di crociera di lusso come molti nostri competitor, ma con un tocco di stile british che ci rende unici”.