Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Il turismo è uno strumento di pace. Concordiamo con tutti i colleghi degli altri Paesi, che il turista può essere colui che costruisce un ponte di pace”. Lascia il G7 di Firenze sul Turismo con questo messaggio, il ministro e padrona di casa, Daniela Santanchè. “Il turista è colui che viaggia per conoscere, per scambiare idee, modi di fare. E tutto questo ci migliora, ci fa superare molte paure. Io da questa tre giorni esco arricchita”, ha aggiunto il ministro.
Il turismo entra così ufficialmente a far parte dei temi dei grandi della terra. In questo G7 di Firenze, il primo in assoluto, si è parlato molto di intelligenza artificiale applicata al turismo, di protezione dei dati, di sostenibilità e buone pratiche, nonché di accessibilità. “Un primo impegno è l’aumento dei fondi per l’abbattimento delle barriere architettoniche, per avere un turismo accessibile a tutti” ha continuato. Nel rispondere alle domande dei giornalisti, Santanchè ha parlato molto anche di Italia, a cominciare dal Giubileo. “Il nostro Paese può accettare la scommessa di gestire i grandi flussi, e superarla. L’anno santo sarà un grande evento di fede, così come le olimpiadi di Milano Cortina lo saranno di sport”.
Prima di chiudere il Ministro ha voluto chiedere scusa per la questione dei turisti israeliani presso l’albergo in Cadore: “I’m sorry. Mi spiace veramente, si è trattato di un grande errore”.