Umbria, Meloni:
“Rafforzeremo
il brand regione”

La Regione Umbria, con il nuovo assessore al Pnrr, alle politiche agricole e agroalimentari, alla montagna e alle aree interne, ai parchi e ai laghi, al turismo e allo sport - Simona Meloni -, inaugura una politica integrata che vuole unire turismo, cultura del paesaggio e agricoltura.

L’Umbria, che oggi già intercetta quel segmento di domanda in cerca di autenticità ed esperienze, desidera sfruttare sempre più l’unicità del proprio territorio legando le realtà agricole a quelle turistiche.

“Il nostro obiettivo è quello di evitare lo spopolamento soprattutto delle aree interne favorendo piuttosto l’attività d’impresa” spiega Meloni. Dati alla mano, l’Umbria vive un periodo quanto mai favorevole, con presenze italiane e straniere in aumento. Nonostante ciò, si reputa necessario continuare a rafforzare il brand regione, così da prolungare il soggiorno medio, portandolo fino a una settimana. “Fare questo salto di qualità è possibile - prosegue Meloni -. Indubbiamente occorre implementare l’hub aeroportuale con rotte internazionali, nonché migliorare la rete ferroviaria”.

L’impegno nella formazione

Per spingere con più forza la regione, l’Umbria crede nella formazione di operatori turistici di qualità che - proprio in virtù della loro professionalità - possono divenire narratori cruciali per la comunicazione. “Servono le competenze di tutte le figure attive nel settore” sottolinea l’assessore. “L’Umbria ha il privilegio di essere una terra di luoghi sconosciuti con chicche davvero sorprendenti, è un museo a cielo aperto”.

E in quest’ottica il 2025 vuole rappresentare un punto di svolta. Le performance, secondo le stime, dovrebbero essere superiori a quelle del 2024 sia per arrivi, sia per presenze. Motore del turismo sarà il Giubileo insieme ai Cammini, mentre nel 2026 si celebrerà l’800esimo anniversario della morte di San Francesco d’Assisi. “Sulla scia di queste iniziative vogliamo mettere in luce tutto il territorio - conclude Meloni -. I flussi vanno distribuiti su più aree, ognuna con le sue peculiarità. Attualmente siamo un punto di riferimento per chi ha un budget medio, ma anche per il visitatore altospendente, per chi va a caccia di una bellezza di nicchia - come quella della Valnerina o del Lago Trasimeno - e per i giovani che desiderano fare smart working nel verde”.

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