Il commento del direttore
Remo Vangelista
Era chiaro a tutti, ma il conto economico non fa sconti a nessuno. L’impatto della ripresa del traffico aereo non permette infatti di utilizzare nessun paracadute.
Gli aeroporti premono le compagnie per tornare al numero di collegamenti del 2019, ma i due anni di pandemia hanno lasciato cicatrici profonde sull’intero comparto.
Si sapeva benissimo che a fronte di un ritorno del traffico i vettori avrebbero trovato sulla strada forti difficoltà. Il personale dismesso o finito in cassa integrazione si è perso (in parte) per strada e ora tante linee aeree stanno soffrendo in modo evidente.
Su qualche aeroporto del Vecchio Continente la situazione appare in peggioramento e si cercano dipendenti per sopperire all’aumento di traffico estivo. Le cancellazioni aumentano e preoccupano. Qualche vettore sta addirittura pensando di non aumentare le frequenze sui voli leisure perché non bastano i piloti e il personale di volo. Può sembrare assurdo, ma gli ultimi due anni non si possono cancellare in una sola stagione. E le compagnie aeree sono lì a dimostrarlo.