Il commento del direttore
Remo Vangelista
L’Italia del trasporto aereo vola e lo fa a ritmi più sostenuti rispetto al resto d’Europa, consolidando la sua posizione di terza forza del Vecchio Continente dopo Spagna e Regno Unito in termini di passeggeri movimentati.
E’ quanto emerge da uno studio realizzato realizzato dal centro Iccsai Transport and Sustainable Mobility dell’Università di Bergamo, pubblicato oggi su Il Sole 24 Ore. La crescita della Penisola resta nettamente superiore al resto del Continente, considerando anche situazioni come quelle di Paesi come Germania, Francia e Paesi scandinavi, dove nelle tratte domestiche si sta spingendo sempre di più verso tratte ferroviarie interne al posto dei voli.
Secondo gli ultimi dati di Assaeroporti, il trend di traffico registrato negli aeroporti nazionali dovrebbe condurre il sistema a sfiorare i 220 milioni di pax quest’anno, contro i 197 milioni del 2023, anno già record per l’Italia. Ed emergono anche particolari interessanti sull’andamento. In Europa così come in Italia la corsa travolgente delle compagnie low cost sta subendo un improvviso rallentamento e le quote di mercato rimangono stabili se non addirittura in calo rispetto allo scorso anno.