Aviazione mondiale verso il 2050: sfida sulla sostenibilità

Il 2050 rimane una milestone dell’aviazione civile mondiale, ma resta il suo principale ostacolo. Questo quanto emerso nel corso dell’11ª Air Law Conference di Iata, dove si è sottolineato come l’obiettivo zero emissioni sia ormai diventato un marchio che, secondo fonti Icao, mette in ballo un giro d’affari di 40 miliardi di dollari e 110mila posti di lavoro.

Il primo problema si chiama greenwashing, ovvero il comportamento di alcune aziende che si fregiano degli obiettivi green, senza però fare realmente nulla per la propria sostenibilità. Tutta la filiera è in trasformazione. Gli aeroporti diventano autosufficienti, le compagnie aeree rinnovano le flotte e i costruttori realizzano aeromobili performanti e con materiali di recupero.

Lo scoglio resta il carburante. I nuovi SAF promettono riduzioni delle emissioni di Co2 anche del 75%, ma hanno costi anche dieci volte superiori. L’alternativa è tra interventi governativi o inevitabili rincari. Ma i viaggiatori restano il core business della filiera, quindi equilibrare sostenibilità ambientale ed economica è la vera sfida dell’aviazione mondiale verso il 2050.

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