Il commento del direttore
Remo Vangelista
Viaggiare larghi e comodi, in aereo, è da sempre considerata una priorità delle compagnie cosiddette tradizionali. Questo perché le low cost devono necessariamente ottimizzare i costi, e ogni centimetro è importante.
Il ragionamento appena esposto sembra però non essere più valido. Oggi i centimetri contano più per i clienti che per ottimizzare i costi e la distanza tra i sedili è diventata una scelta di marketing.
Wizz Air, riporta Preferente, sarebbe la low cost a lasciare meno spazio ai propri passeggeri. Offre 28 pollici, ovvero 71,12 centimetri in tutta la flotta, escluse le uscite di emergenza. Se Wizz Air è una low cost, certo non si può dire lo stesso di molti aerei Tap, che hanno le stesse distanze.
Seguono le compagnie aeree con 29 pollici, ovvero 73,66 cm. Tutti gli aerei easyJet hanno questa distanza, che è anche quella offerta da alcuni aerei Klm o Vueling e da alcuni della British Airways.
Ryanair è a 30 pollici, 76,2 cm, che è la misura anche della compagnia di bandiera britannica o di alcuni aerei di Lufthansa.
Tra le low cost, chi offre più spazio è Air Lingus, che parte da 31 pollici, sfiorando i 79 cm. Con 8 cm in più, si mette al pari della maggior parte delle compagnie blasonate.