Italia, exploit del
traffico aereo,
le stime di Enav

L’impennata imprevista del traffico aereo in Italia ha spinto Enav a rivedere al rialzo le stime dell’andamento, in termini di sorvoli, atterraggi e decolli: dal più 6,7% immaginato fino a prima dell’estate ora si è passati a una previsione, per fine anno, di un incremento di 10,8 punti percentuali rispetto al 2023.

A fine settembre, come riporta Il Sole 24 Ore, Enav ha registrato ricavi da attività operativa pari a 803 milioni, con un incremento del 6,2% sul 2023. Ma poiché il sistema regolato delle tariffe per il controllo di volo, pagate dalle compagnie, prevede che i ricavi sugli incrementi di traffico superiori al 2% siano trattenuti solo per il 30% (e il resto restituito alle compagnie), i ricavi effettivi sono pari a 770 milioni, a più +4,17% sul 2023.

L’ebitda è salito dell’1,3%, a quota 228 milioni di euro e il risultato operativo del 5,9%, a 140 milioni. In aumento anche l’utile netto, del 3,8%, che si attesta a 89,6 milioni.

Il traffico da terminale, decollo e atterraggio su scali nazionali, è aumentato del 10,7%, con un picco sullo scalo di Fiumicino, a più 24,5% rispetto allo scorso anno.

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