Il commento del direttore
Remo Vangelista
Fiumicino, Malpensa, Bergamo, Napoli, Venezia e Catania. Più, molto probabilmente, Linate e Bologna. Sono questi gli aeroporti che saranno interessati alla nuova tassa di imbarco che il Governo ha inserito in Manovra economica per il 2025 dopo l’approvazione di un emendamento.
Il balzello aggiuntivo sarà di 50 centesimi per passeggero e interesserà solamente i voli verso i Paesi extra-Ue; verrà applicato ai sei aeroporti con più di dieci milioni di passeggeri, ai quali dovrebbero poi aggiungersi appunto Linate e Bologna, destinate a superare questa soglia al termine del 2024. L’inizio dell’applicazione è previsto per il primo aprile in concomitanza con l’avvio dell’orario estivo. Si prevede un gettito superiore ai 5 milioni di euro per il primo anno e di 8 milioni per il secondo: fondi con i quali i comuni o le aree metropolitane interessate potranno provvedere a opere infrastrutturali e stradali.
Il nuovo provvedimento, destinato a generare nuove polemiche da parte di aeroporti e compagnie aeree, andrà ad aggiungersi alla tassa europea sul clima che genererà aumenti delle tariffe per le compagnie aeree del Vecchio Continente tra 1 e 72 euro.