Piano Saf Ue,
i vettori:
“Obiettivi
irraggiungibili”

ReFuel Eu, così non va. All’ultimo Aviation Summit organizzato a Bruxelles da A4E, associazione che rappresenta gli interessi delle compagnie aeree europee, i ceo di Ryanair, Iag, Lufthansa ed Air France-Klm hanno rimesso in discussione i vincoli del pacchetto della Commissione Europea votato a ridurre le emissioni di CO2 mediante l’adozione di carburante sostenibile.

La dichiarazione ufficiale concordata ha usato toni quanto mai critici: “Siamo profondamente preoccupati che la legislazione di ReFuel stia fallendo nel creare le condizioni di convenienza del mercato Saf promesse. Un report pubblicato da Boston Consulting Group prevede una carenza di fornitura Saf sino al 45% e sino al 30% di biofuel entro il 2030. La Commissione Europea e gli Stati Membri devono assumersi ora la responsabilità: i fornitori di carburante non stanno consegnando”. Ma la chiusa del comunicato è apparsa ancora più assertiva. “Senza un’azione urgente nei mesi a venire, la credibilità del mandato sarà severamente compromessa e una revisione degli obblighi sarà perciò necessaria”.

Costi elevati

Per programma, le compagnie aeree sono infatti tenute a utilizzare nel 2025 una quota minima di Saf del 2%, destinata a salire al 6% nel 2030 per raggiungere gradualmente il 70% nel 2050, ma i costi rispetto al jet-fuel tradizionale continuano ad aumentare: a dicembre Iata ha previsto che quest’anno la spesa per SAF graverà di 3,8 miliardi di dollari in più sui costi complessivi del carburante, cioè il doppio di quanto abbia registrato nel 2024 (1.7 miliardi di dollari per 1 milione di tonnellate, pari all’11% del rinnovabile previsto e allo 0,3% del carburante totale, quota destinata a raggiungere lo 0,7% nel 2025 con 2.1 milioni di tonnellate).

“Non possiamo stare semplicemente a guardare e pretendere che questi obiettivi abbiano senso - ha dichiarato a Reuters Willie Walsh, direttore generale dell’International Air Transport Association - o che possano essere conseguiti. Non saranno mai raggiungibili”. Il suo intervento è arrivato a margine della presa di posizione di Luis Gallego, ceo British Airways, a confronto con i colleghi Michael O’Leary (Ryanair), Benjamin Smith (Air France-Klm) e Carsten Spohr (Lufthansa Group): “Abbiamo assolutamente bisogno di una strategia aerea europea che renda competitivi i prezzi Saf. Se questo non sarà fatto immediatamente, l’unica soluzione realistica è accantonare l’obbligo Saf del 2030”.

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