Un’estate di voli
in ritardo:
l’allarme
delle compagnie

L’anno scorso è stato particolarmente complesso per chi ha dovuto prendere l’aereo. Non è solo un’impressione soggettiva: i dati Eurocontrol hanno rilevato, numeri alla mano, che il 2023 è stata una delle peggiori annate per i ritardi degli aerei: in Europa addirittura un quarto dei voli ha registrato un disguido.

Come riporta travelmole.com, si tratta del dato secondo dato più alto degli ultimi 20 anni e ha superato anche il 2019 (quando però il livello del traffico era più elevato). In totale i ritardi hanno raggiunto quota 18,1 milioni di minuti, ovvero 301mila ore.

Le prospettive

E la situazione per il 2024 non appare al momento molto più rosea. Tanto che alcune compagnie hanno già iniziato a lanciare l’allarme.

Ryanair ha chiamato in causa il sistema dei controllori di volo: “giovedì 27 giugno - si legge in una nota del vettore -, oltre il 30% dei 3.500 voli Ryanair ha subito ritardi a causa di disservizi Atc. 16 aerei non sono rientrati alla base giovedì notte a causa di ritardi Atc, il che significa che non hanno rispettato gli orari di atterraggio previsti dal coprifuoco aeroportuale. Questa mattina (venerdì 28 giugno, ndr), il 25% delle prime partenze di Ryanair (150 aerei su 600) è stato ritardato a causa della ‘carenza di personale’ dell’Atc e di ‘guasti agli strumenti’ nel centro Atc di Maastricht. Questi ripetuti ritardi e cancellazioni dei voli dovuti alla cattiva gestione del traffico aereo sono inaccettabili”.

Anche Wizz Air ha puntato il dito contro i disservizi degli ultimi giorni. Aggiungendo in una nota: “È importante notare che questo problema sta colpendo molte compagnie aeree, quindi la disponibilità di hotel in tutta Europa potrebbe essere limitata. Wizz Air sta facendo tutto il possibile per ospitare il maggior numero possibile di passeggeri, ma nel caso in cui i nostri partner esterni non riescano a soddisfare tutte le richieste a causa della mancanza di disponibilità delle camere, ai passeggeri potrebbe essere richiesto di organizzare autonomamente il proprio alloggio. I passeggeri potranno richiedere il rimborso delle spese pertinenti sostenute, fino all’importo consentito, attraverso il sito ufficiale di Wizz Air”.

Insomma, l’estate 2024 dei cieli europei potrebbe non essere più tranquilla rispetto a quella dello scorso anno.

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