Il commento del direttore
Remo Vangelista
La svolta premium delle compagnie aeree è legata alla transizione ecologica dell’industria dei viaggi. E associare il fenomeno esclusivamente al desiderio dei player del trasporto aereo di un posizionamento sulla fascia alta è riduttivo. A spiegare in questi termini il proliferare di prodotti di alta gamma nell’aviazione Caroline Bremner, head of Travel and Tourism Rresearch di Euromonitor, tra le analiste più autorevoli dell’industria dei viaggi.
Intervenendo all’ultima edizione di ITB, Bremner ha spiegato che nessuna realtà della filiera del travel può ormai esimersi dall’investire in un percorso di sostenibilità. Un costo obbligato, che, ha affermato, “le aziende riverseranno sui consumatori. E i vettori - ha rimarcato - lo stanno già facendo. È proprio per questo motivo che l’offerta premium è così necessaria per loro”. Una strategia che tradisce le promesse fatte dal comparto a i consumatori, ma che sta trovando terreno fertile, grazie alle nuove generazioni.
In particolare grazie alla Gen Z, una generazione di traveller che può rappresentare il target ideale per l’offerta premium dei vettori. “La Generazione Z inizia ad avere più potere d’acquisto e secondo le nostre rilevazioni il 51% è disposto a spendere fino al 30% in più per soluzioni di qualità e sostenibili”, ha concluso Bremner. Dunque è proprio la domanda dei giovani viaggiatori che può incontrare l’offerta di alta gamma delle compagnie aeree, aiutando al contempo queste ultime a liberarsi della zavorra dei costi sostenuti per la transizione ecologica per adempiere agli obiettivi fissati dalla Iata per il 2050.