Il lato inedito da vendere

Una meta da sempre apprezzata dal mercato italiano, vendibile anche in bassa stagione, ma di cui, forse, non si sfruttano tutte le potenzialità. È la Grecia, conosciuta al grande pubblico per luoghi best seller come Mykonos, Santorini, Rodi, ma che offre anche tanto altro. “A livello culturale la Grecia ha un appeal fortissimo - spiega Gabriella Aires, alla guida dell’agenzia I Viaggi di Gabry e Max di Chieri -, si presta a viaggi culturali di una settimana nei mesi di spalla, quando si possono organizzare classici tour di gruppo che toccano Atene, Corinto, Olimpia, Micene, Delfi. E poi ci sono anche tante altre mete meno note, come ad esempio l’isola di Èvia, che io stessa solo di recente ho cominciato a proporre per il suo mix straordinario di mare e cultura”.

Un altro volto della Grecia da giocare, però, solo con determinati clienti. “Sicuramente - sostiene Monica Valente, titolare della Valente Tour di Roma - non è un prodotto da proporre in piena estate, quando le temperature sono altissime, ma quando hai di fronte un cliente che ha tempo e non è focalizzato sull’all inclusive. È allora che trovi lo spiraglio per percorrere altre strade”. É convinta che il Paese dia la possibilità di diversificare anche Marina Fedele, titolare della Mondo for you di Milano. “In realtà - dice - c’è molto di più oltre all’immagine stereotipata delle case bianche e azzurre delle Cicladi. C’è ad esempio la Grecia della Penisola Calcidica, che è meno pubblicizzata sul nostro mercato, ma dove troviamo natura e mare spettacolari. Un prodotto più strutturato e tailor made, in genere adatto ai gruppi e a chi ama una vacanza itinerante”.

Che la Grecia sia richiestissima quando si parla di gite scolastiche lo conferma invece Valeria Ciccotta, direttore tecnico della Ibla Europe Viaggi di Ravanusa. “Fino al 2020 era la meta più gettonata dalle scuole e soprattutto dai licei classici. Fuori dal segmento è invece più difficile proporre la Grecia non balneare, sia per la scarsità di voli diretti, ma anche per la curiosità piuttosto tiepida verso un patrimonio culturale che viene percepito come familiare”. A.D.A.

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