Il commento del direttore
Remo Vangelista
Compagnie full service e low cost per la prima volta insieme sotto un’unica bandiera. I big five dei cieli europei sono pronti a combattere una sola grande battaglia, al di là del segmento di mercato che rappresenta il loro core business, riunendosi in un’associazione che debutterà nei prossimi giorni, ma di cui, di fatto, si sa ancora poco.
Sono i tre grandi gruppi europei, Iag, Air France-Klm e Lufthansa, e i due big player del fronte lcc, easyJet e Ryanair, a dirsi pronti a schierarsi in maniera unitaria per plasmare e cambiare in maniera radicale lo scenario del trasporto aereo continentale. E il mercato potrebbe successivamente assistere all’attuazione di strategie commerciali comuni.
I ceo dei big five si erano riuniti lo scorso mese di giugno a Bruxelles, in un appuntamento che Carolyn McCall, numero uno di easyJet, non aveva esitato a definire “un evento storico”. E già allora avevano chiaramente delineato i punti cruciali su cui era necessario intervenire in maniera tempestiva, per mantenere un elevato grado di competitività e, soprattutto, facendo sentire davvero la voce del settore alle istituzioni Ue. Anche perché il mercato si vede stretto nella morsa che i player del Golfo stanno stringendo attorno ai cieli europei.
Ora, stando a quanto riporta stamani Il Sole 24 Ore, mancherebbero pochi giorni al debutto ufficiale dell’associazione dei colossi del trasporto aereo, che avrà sede proprio a Bruxelles: non un caso, visto che la neonata realtà vedrà la benedizione del commissario ai Trasporti dell’Ue, Violeta Bulc. La data sarebbe fissata per il prossimo 20 gennaio, dunque, con un convegno che coinvolgerà ministri e top manager dei vettori previsto per il giorno successivo.
Tra le misure che già a giugno erano state evidenziate, la necessità di una vera strategia europea per il comparto, che tocchi dai diritti dei passeggeri alla liberalizzazione dei servizi a terra, fino sulla regolamentazione degli slot. In secondo luogo l’abbassamento dei costi aeroportuali, a cui si affianca la necessità di rendere più efficiente lo spazio aereo; e infine la riduzione delle tasse sul trasporto aereo.
Nelle intenzioni, la neonata associazione vorrebbe andare a sostituirsi alla già esistente Aea – Associazione delle aerolinee europee, che nei mesi scorsi aveva visto la defezione di alcuni soggetti, come Iberia e British Airways (membri di Iag), seguite poi da airberlin e Alitalia.
Ma a livello commerciale, quali potrebbero essere le conseguenze della nascita della nuova associazione? Potrebbero infatti aprirsi nuovi scenari di collaborazione tra i vari vettori, se dovessero realizzarsi le condizioni che aveva tracciato il ceo di Ryanair, Michael O’Leary, in occasione del lancio del comparatore prezzi sul proprio sito: “Se un potenziale cliente viene sul nostro sito e non trova posto – è il teorema di O’Leary – potrà verificare con chi e a quale costo potrà viaggiare in alternativa”. Un deciso cambio di scenario anche per tutta quella che è la vendita di biglietteria che in questo momento passa dalle Ota.