Il commento del direttore
Remo Vangelista
Sembrava quasi fatta. E invece il destino di Alitalia è ancora avvolto nel mistero. O meglio, nei misteri: perché il giallo della vendita della compagnia aerea tricolore si snoda su più fronti. E, come in tutti i romanzi mistery, i personaggi coinvolti sono diversi e tutti con un ottimo movente.
Al momento, il pole position sembrerebbe esserci la famosa cordata a quattro formata da Cerberus, easyJet, Air France-Klm e Delta. Tuttavia, al contrario di quanto sembrava in un primo momento, Cerberus sembra avere un ruolo di primo piano nella vicenda, almeno stando a quanto emerso dalle indiscrezioni che hanno seguito l’incontro di ieri a Roma tra i commissari e i rappresentanti della possibile cordata.
In base ai rumors ripresi da Il Sole 24 Ore, infatti, a tirare le fila dell’alleanza sarebbero Cerberus e easyJet, mentre Air France e Delta potrebbero agganciarsi alla cordata senza però un coinvolgimento diretto nel capitale, ma con l’impegno di mantenere Alitalia nell’alleanza SkyTeam. Ma è importante sottolineare che, in questo momento, la cordata deve ancora concretizzarsi e il progetto è solo sulla carta.
I ruoli nella cordata
Secondo quanto emerso, però, l’alleanza consentirebbe ai quattro attori di perseguire ognuno il suo obiettivo: per Cerberus, la cordata con partner europei permetterebbe di superare il limite del 49% per la partecipazione in vettori europei imposta dall’Ue; easyJet, invece, potrebbe espandersi sul lungo raggio, mentre Air France metterebbe un piede nel business low cost (e, di conseguenza, tenere testa a Lufthansa, che presidia il segmento con Eurowings). Uno scenario, però, tutto da verificare, visto che al momento i membri della possibile alleanza non hanno ancora scoperto le carte. Secondo quanto riporta La Stampa, l’obiettivo al momento sarebbe vagliare l’indice di gradimento della cordata stessa da parte dei commissari. Inoltre, precisa il quotidiano, la spartizione nell’azionariato sarebbe ancora tutta da decidere.
Ma, oltre ai ruoli e alla costituzione della cordata, c’è ancora un’altra incognita: il coinvolgimento del settore pubblico, caldeggiato dalla stessa Cerberus già da tempo. Non solo: il fondo americano vorrebbe riservare un ruolo anche per i sindacati.
Ulteriore nodo da risolvere, l’offerta di Lufthansa. Se in un primo momento i tedeschi sembravano in cima alla lista dei pretendenti, le richieste di tagli avrebbero spinto i commissari a rispedire al mittente la proposta: mossa che avrebbe riaperto la partita e spalancato le porte all’eventuale cordata a quattro.
La questione Fs
Ultimo giallo da risolvere, il possibile coinvolgimento di Ferrovie dello Stato: se qualche giorno fa l’ipotesi sembrava concreta, alcune fonti riprese da La Stampa negherebbero un ruolo per Fs, ritenendola “un’ipotesi destituita di ogni fondamento”. Ma le voci continuano a insistere: le Ferrovie potrebbero avere un ruolo nel rilancio di Alitalia, anche nell’ottica di feederaggio dell’hub della compagnia aerea.
Dopo il 4 marzo, probabilmente, qualcuno di questi misteri sarà risolto. Ma fino al nuovo Governo, con ogni probabilità, il barometro continuerà a segnare tempo variabile.