Il commento del direttore
Remo Vangelista
Non è un gds ma un protocollo di comunicazione intorno al quale gravitano parecchi dubbi: Ndc è un mondo ancora poco chiaro per le agenzie di viaggi. E sul quale si sprecano i luoghi comuni.
La definizione ufficiale dice che Ndc è un programma della Iata per lo sviluppo di un protocollo tecnologico di comunicazione tra vettori, aggregatori e agenzie. Lo scopo è creare e distribuire tariffe e offerte personalizzate, servizi ancillary e fare families.
Un connettore di contenuti
Detto più semplicemente, Ndc è un connettore, un sistema di distribuzione dati, con cui le compagnie aeree comunicano direttamente con le agenzie.
Prima dell'arrivo del protocollo, infatti, la catena di vendita della biglietteria partiva dalla compagnia aerea, che esternalizzava la costruzione di ancillary, tariffe e capacità, le quali venivano acquistate dai gds e quindi vendute alle agenzie.
Ora, invece, spiega Gabriele Rispoli, direttore commerciale di Amadeus Italia, "i gds prendono le informazioni direttamente dai vettori, che quindi possono personalizzare meglio l'offerta e decidere i tempi di uscita".
I luoghi comuni
Eppure i luoghi comuni sul nuovo protocollo resistono, soprattutto in ambito agenziale.
"Molti sono convinti che Ndc non possa coesistere con la tecnologia attuale - racconta Rispoli -, che i gds non lo vogliano, che ne guidino il prezzo o che sia necessario per il merchandising: nulla di tutto questo è vero".
Le certificazioni Ndc
Tre sono le tipologie di certificazioni relative a Ndc e valide per vettori, agenzie di viaggi, aggregatori e It company, il cui elenco completo è disponibile sul sito Iata.
Il livello basic, che include la ricerca di servizi ancillary post booking; Offer Management, che implica la ricerca completa di voli e servizi ancillary e Offer&Order Management, per la ricerca, prenotazione, emissione di voli e servizi ancillary.
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