Major, low coste charter Dieci anni di voli in Italia

Alitalia ha perso 7 punti percentuali, le low cost ne hanno guadagnati parecchi, con i vettori del Golfo che hanno preso terreno. Nel Commercial Market Outlook di Boeing, presentato a Milano in collaborazione con Sea, c'è anche un "borsino" delle compagnie aeree che negli ultimi 10 anni hanno operato sui cieli italiani. Ed ecco allora che la "torta" del 2018 appare profondamente diversa da quella del 2008, con vettori emergenti e low cost che hanno "mangiato" importanti fette di mercato, sottratte principalmente alle legacy.

Così in 10 anni, mentre Alitalia ha perso quota (dal 19 per cento al 12), Ryanair ha guadagnato 6 punti percentuali (dal 9 al 15 per cento) ed easyJet 4 (dal 4 all’ 8 per cento). Una crescita simile l'hanno registrata Wizz Air e Vueling, mentre altri vettori tradizionali come Delta hanno lasciato margini ai competitor. Che principalmente si sono affacciati sull'Italia dal Medio Oriente. Emirates nel 2018 pesa il 4 per cento, Qatar il 2.

Un trend destinato a continuare
E il trend di crescita è destinato a restare costante. In 10 anni, sempre secondo Boeing, la capacità delle compagnie che operano in Italia è cresciuta da 4,2 miliardi di weekly Ask (un metro di misura per definire la disponibilità di posti per i passeggeri) a 6,6 miliardi.

"L'Italia come l'Europa continua a viaggiare su trend positivi e tassi di crescita annua allineati ai mercati più dinamici, a riprova dell'enorme potenziale che il trasporto aereo rappresenta per la crescita economica e il ruolo dell'Italia nei nuovi scenari geo-economici", le parole di Antonio De Palmas, presidente di Boeing Italia.

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