Il commento del direttore
Remo Vangelista
Negli ultimi anni ha lavorato per costruire un rapporto con il trade, creando un database di oltre 4.000 agenzie suddivise in tre segmenti. Ora per Italo è arrivato il momento della svolta perché, assicura il direttore vendite, Marco De Angelis (nella foto), "ormai abbiamo un seguito consolidato tra le agenzie, canale che per noi oggi cresce a doppia cifra: il 2019 sarà l'anno della qualità".
Il livello commissionale
In primo piano ci sono gli investimenti che l'azienda, recentemente acquisita dal fondo americano Gip, ha intenzione di mettere sul piatto per le agenzie Top: 200 punti vendita "che possono arrivare a guadagnare commissioni fino al 20% - sottolinea il manager - e alle quali garantiremo un regime commissionale ad hoc e attività di visual merchandising: quest'anno abbiamo comprato metà delle vetrine delle nostre adv Top".
Oltre alle Top, Italo lavora con altre due fasce di agenzie: le medie, circa 800, "che hanno le potenzialità per diventare Top o che lo erano ma non hanno raggiunto gli obiettivi", e 3.000 agenzie "che hanno solo un obiettivo di consolidamento e che, non riuscendo a presidiare in prima persona, gestiamo tramite contratti con i grandi consolidatori".
Strategia fine tuning
La vicinanza di Italo alla distribuzione si traduce anche in una strategia che fa del fine tuning la propria guida: "Siamo un'azienda molto snella, capace di fare una serie di ritocchi in base alle richieste che ci arrivano direttamente dal mercato: la filosofia di fondo è battere la concorrenza sulla qualità del servizio garantendo con tariffe competitive".