Il commento del direttore
Remo Vangelista
Tre voli di prova che hanno avuto esito positivo non sembrano essere bastati. In casa Qantas adesso regna lo scetticismo in merito al futuro del Project Sunrise, perché al momento e nel prossimo futuro sul mercato non sembrano esserci gli aerei adatti per realizzare il sogno dei voli no stop da venti ore.
Sarebbe questa la conclusione a cui sono giunti i vertici della compagnia australiana al momento del bilancio definitivo, ovvero con tutti gli elementi a disposizione per potere fare partire il piano. A rendere il sogno impraticabile sarebbero al momento i costi, per due motivi su tutti.
Nel primo caso sia Airbus sia Boeing, scrive Simpleflying, non hanno al momento un aereo in progettazione che soddisfi i requisiti di Qantas, ovvero lo spazio sufficiente per 300 passeggeri (numero sotto il quale il vettore rischierebbe di andare in perdita). Nel secondo c’è il tema equipaggio: le analisi dicono infatti che un solo team per tutto il percorso sarebbe molto tirato. Nel contempo due team sarebbero troppo onerosi.
Luca Paganin