Il commento del direttore
Remo Vangelista
Si fa sempre più pesante la situazione per Ryanair. I continui rinvii sul ritorno in pista del B737 Max vanno ora a sommarsi con i ritardi che potranno esserci in merito alla certificazione in Europa del modello dell’aereo. E per la compagnia questo significherà probabilmente nuovi tagli.
Secondo quanto anticipato dallo stesso ceo del gruppo, Michael O’Leary, contrariamente a quanto riferito nei giorni scorsi, nella prossima summer il vettore low cost non potrà utilizzare nessuno degli aerei che avrebbero dovuto arrivare, anche perché al momento ancora non si conosce quando inizieranno le consegne dei B737.
Solo Ryanair ne avrebbe dovuto utilizzare 57 nell’orario estivo 2020 e questo comporterà una notevole riduzione dell’operativo rispetto alle previsioni. Secondo una prima stima effettuata dall’azienda, ha ancora riferito Michael O’Leary, questa situazione è destinata a pesare sui costi annuali almeno 100 milioni di euro.