Il commento del direttore
Remo Vangelista
"Per il prossimo inverno, American Airlines porterà qualche novità circa i collegamenti Italia-Stati Uniti. Ma li annunceremo solo a tempo debito". Lascia un velo di mistero Angelo Camilletti, manager sales Southeast Europe del vettore americano, confermando però una volta di più l'impegno sull'Italia della compagnia.
Niente numeri sul numero di passeggeri trasportati e sul load factor delle tratte italiane. "Però andiamo bene. Altrimenti non avremmo deciso il raddoppio del diretto giornaliero Roma-Dallas, in estate. E anzi, se consideriamo che il picco di americani in Europa arriva tra giugno e metà luglio, mentre noi lasciamo il raddoppio fino al 18 agosto, significa che puntiamo sul turismo italiano in uscita" aggiunge il manager.
Il mercato
Oggi per American Airlines, dopo il Regno Unito, Italia e Spagna sono i principali mercati europei. In realtà, per un volo che raddoppia, un altro chiude: il Bologna-Philadelphia, rimasto un esperimento dell'estate 2019. "Non che fosse in perdita, ma si tratta di una gestione ottimale della flotta su scala europea. Quel velivolo è andato a rafforzare Praga".
La direttrice Europa Nord-America, insieme a quella verso l'Asia, è quella cresciuta di più negli scali italiani, secondo i dati 2019 di Assaeroporti. E la concorrenza è agguerrita, basti vedere gli investimenti di United sul Meridione (Napoli e Palermo). "La competizione però non ci spaventa" conclude Camilletti. "Siamo forti nel trade, con un ottimo bilanciamento tra leisure e business, e i nostri punti di forza sono l'estensione del network, anche merito delle alleanze a livello mondiale (su tutti quella con British e Iberia), e la qualità del prodotto, visto che tra le compagnie americane abbiamo la flotta di aerei più giovane".