Il commento del direttore
Remo Vangelista
La mobilità ai tempi del coronavirus è destinata a diventare sempre più complicata. La parola d’ordine sarà, infatti, la distanza, e si farà di tutto per mantenerla tra una persona e l’altra, ma molto sarà lasciato anche alla responsabilità dei cittadini, i quali però dovranno essere informati sul corretto uso dei dispositivi di protezione.
Mentre per gli aerei allo studio c'è una sorta di scudo di plastica per separare i passeggeri, a bordo degli autobus, secondo quanto riportato da ilsole24ore.it, si dovrà stare seduti indossando la mascherina e non sarà più possibile appendersi al corrimano restando in piedi. Probabilmente sarà necessario attendere il bus in coda alla fermata e, per evitare sovraffollamento nei mezzi, anche la vendita dei biglietti sarà contingentata.
Gli autobus, inoltre, dovranno essere igienizzati giornalmente. In alcune città, come a Roma, si stanno installando a bordo dei conta-passeggeri e le corse sulle linee più richieste saranno aumentate.
Le norme per i treni
Anche sui treni sarà necessario rispettare la distanza di almeno un metro tra un passeggero e l’altro, mentre per i macchinisti è previsto l’uso dei dispositivi di protezione individuale. Sui treni dell’alta velocità è stato messo a punto un algoritmo per assicurare il distanziamento. Il personale, inoltre, dovrà evitare contatti ravvicinati con i viaggiatori e nelle stazioni ci saranno restrizioni al numero massimo di passeggeri ammessi nelle aree di attesa comuni.
Divisori per i taxi
Regole severe anche per i taxi, dove sarà vietato sedere accanto al conducente e potranno salire solo due passeggeri. Diventerà obbligatorio un divisorio in plexiglass e, in caso di distanza inferiore al metro, il conducente dovrà indossare mascherina e guanti; a lui spetterà anche l’obbligo di sanificare la vettura.