Il commento del direttore
Remo Vangelista
Scendono in piazza i bus turistici aderenti a diverse sigle, per raccontare il disagio di una categoria del turismo che si sente ‘dimenticata’ dal governo e dalle regioni.
Sono state numerose le città, da Napoli a Milano, nelle quali nella giornata di oggi sono sfilati autobus turistici per protestare contro una crisi profonda che non vede ancora soluzioni.
Solo in Lombardia 450 aziende di autobus sono state chiuse al momento del lockdown e ancora oggi sono ferme e senza lavoro. E nei confronti della categoria non sono state prese misure che consentano di guardare al futuro con tranquillità.
Alle aziende dei bus turistici arriva anche la solidarietà dell’ex ministro del turismo Gian Marco Centinaio: “Sono migliaia di italiani dimenticati e lasciati senza aiuti e senza risposte – dice Centinaio –. Facciamo e faremo di tutto per scuotere il governo e pretendere risposte e soluzioni”.
Fra le proposte un contributo a fondo perduto, la moratoria sui leasing e la revisione delle limitazioni (burocratiche ed economiche) di accesso alle città d’arte.